Quali sono i Migliori Broker Finanziari per il Trading Online?

Sono sicuro che a questo punto la tua colazione sia diventato un momento indimenticabile.

Nel caso ti stia chiedendo se a scrivere l’articolo sia un normale essere umano, ci sentiamo di rassicurarti: in realtà sono un bot ed è questo il motivo per cui ti ho introdotto con un tono non troppo serioso, borioso e noioso, quelli che sono i migliori broker forex e non solo.

Andiamo, quindi, ad analizzare i criteri e le ragioni per cui quelli che saranno menzionati sono i migliori broker.

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Ovviamente i migliori broker devono essere ECN, in modo da evitare il conflitto di interessi, e  NO ESMA allo stesso tempo (in modo da permettevi di scegliere sia una leva bassa che una alta).

Oltre a questo bisogna considerare anche l’efficienza del broker nel piazzamento degli ordini, i costi, altre variabili tecniche e in ultimo, ma non meno importante, la disponibilità e la gentilezza di chi sta dall’altra parte.

Qualcuno a questo punto si starà chiedendo: “Non solo sei un bot, ma nella scelta di un broker ti basi anche su disponibilità e gentilezza?”.

Vedete miei cari, io sarò anche un bot ma immaginate per un momento che vi sia qualche disguido o un errore da parte del broker (ebbene si, anche i migliori a volte sbagliano) o semplicemente che abbiate delle domande.

E’ meglio avere a che fare con persone che siano anche gentili e disponibili o con soggetti in grado di farvi rizzare i capelli per la scortesia e la mancanza di qualsiai apertura nei vostri confronti? 

C’è poi qualcosa che vorrei sottolineare e di cui spesso non si parla: nulla vieta di avere anche più di un account e di farlo con broker diversi.

Magari un broker ha la MT5 con cui vorresti fare trading sul forex, mentre un altro,  che ha solo la MT4, ha magari anche altri strumenti finanziari sui cui ti piace fare trading.

Quindi, le piattaforme di trading online disponibili o gli asset tradabili sono ragioni validissime per avere piu’ di un conto e non si tratterebbe di qualcosa di sbagliato a prescindere.

Quello che vogliamo portare alla tua attenzione é che dovresti avere abbastanza flessibilità e apertura da valutare cosa é meglio per te senza pregiudizi.

La differenza tra un trader profittevole ed uno perdente é tutta nei dettagli ed é per questo che il nostro compito é stimolare la tua riflessione e darti elementi utili ai fini dei tuoi processi decisionali.

Entriamo quindi nel clou cercando di rispondere ad un’altra domanda:

Come individuo i migliori broker e quale broker dovrei scegliere?

Questi sono stati gli interrogativi che mi sono posto anche io quando per la prima volta volevo aprire un conto di trading.

Le sensazioni erano le più varie ma, se devo essere sincero, mi sentivo stressato e nervoso nel momento in cui accingevo a fare un bonifico internazionle a un broker forex che aveva il proprio ufficio dall’altra parte del pianeta.

Mi continuavo a chiedere:
Cosa succede se i miei soldi non vengono visualizzati nel mio conto di trading?
Cosa succede se il broker prende i miei soldi e nega di aver ricevuto i miei fondi?
Se si trattasse di un imbroglio …?

In fondo questo broker era in un paese straniero in cui non ero mai stato e puoi ben capire come questo contribuisse ad aumentare la mia inquietudine, specialmente dopo aver premuto il fatidico tasto “Conferma il trasferimento”.

Controllavo continuamente e in modo nevrotico la mia e-mail e la piattaforma di trading, fino al momento in cui, il secondo giorno, apro la MT4 e trovo i miei fondi proprio lì!

Il mio stress e il mio respirare in modo affannato avevano lasciato il posto ad un’espressione da beota, tanta era la mia soddisfazione.

Se ti stai interrogando sullo scopo di questo articolo, fatti dire che che è proprio quello di evitarti un’esperienza simile quando verrà il tuo momento di aprire un conto.

Dopo tutto nel mondo del trading non puoi non affidarti ad un broker…
Per trovare i migliori broker forex esiste un metodo da principianti e poi ce n’è uno professionale.

Il metodo dei principianti è quello di aprire Google, leggere quante più recensioni possibili e scegliere un broker che abbia cinque stelle sulla maggioranza dei siti che abbiamo consultato.

Immagino che a molti di voi tutto questo sembri estremamente ragionevole ed invece vi dico che non lo è per nulla.

Non fraintendetemi per favore: leggere le recensioni ha un senso, ma si tratta solo di una parte del lavoro.
In fondo quelle recensioni potrebbero essere scritte dal broker stesso, o comunque si tratta nella maggior parte dei casi di siti molto poco seri che vi propinano broker esclusivamente sulla base di quanto sono pagati.

Anche in questo caso vi prego di non fraintendermi: T.O.P non è un ente benefico e anche noi abbiamo un profitto.

Perdonate in anticipo la digressesione: quello che ci differenzia è il fatto che noi vi abbiamo proposto e vi proponiamo esclusivamente broker ECN regolamentati che ci danno una commissione su ogni operazione da voi aperta.

Potreste quindi ritenere che noi si sia qui per propinarvi metodologie di trading quali lo scalping o l’intraday.

Mi spiace deludere i più malfidati di voi: l’unico nostro scopo è darvi tutto quello che vi serve per aumentare le vostre probabilità di profitto, a cominciare dalla scelta del broker.

Qualunque strategia di trading basata su determinati elementi è in grado di portare profitti, a prescindere che si tratti o meno di scalping e intraday.
Terminata la digressione, torniamo alla scelta del broker.

Probabilmente vorrai un broker che sia:

  • Affidabile e onesto;
  • Che sia in grado di soddisfare le soddisfare le tue esisgenze.

Come riconosco le truffe nel trading?

Sono sicuro che quasi ognuno di voi si sarà imbattuto in broker che publicizzano “occasioni da non perdere” per diventare ricchi in modo rapido grazie al trading online. 

Spesso vengono mostrati i volti sorridenti di persone cosiddette “normali” quali studenti universitari, pensionati, calinghe e addirittura disoccupati che, investendo piccole somme, in modo semplice e rapido sono riuscite a realizzare somme ingenti.

Per chi ancora non lo sapesse, l’acquisto e la vendita di strumenti finanziari non funziona affatto così.

Pertanto, se qualcuno vi propone un investimento facile e sicuro di poche decine di euro su una piattaforma di trading online, potrebbe trattarsi di una truffa.
Proviamo a spiegarne le ragioni.

Chi confeziona i messaggi pubblicitari per attirare clienti nei c.d. broker scam (alias truffa), fa leva principalmente su questi elementi:

  •  fanno passare il messaggio che con pochi soldi, in modo semplice e in brevissimo tempo, chiunque può far lievitare il proprio conto in banca.
    Ovviamente le cose sono assai diverse…
  • utilizzano formule quali “periodo di prova” e “bonus di benvenuto” per indurre i clienti a credere che non correranno alcun rischio nell’investire i propri risparmi.
  • Usano tecniche di marketing molto aggressive che vanno dall’invio di sms alle chiamate promozionali, nel corso delle quali provano a far passare messaggi fuorvianti che parlano di renditi enormi in tempi rapidissimi.

Consigli da seguire per riconoscere le truffe

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La prima cosa da valutare è lo schema della comunicazione pubblicitaria. Spesso il messaggio che vogliono far passare e’ che il trading online  sia facile come scommettere sul risultato di una partita di calcio.

Diffidate, inoltre, dalle promesse di rendimenti enormi e irrealistici, così come da bonus e incentivi di vario tipo e dai guadagni iniziali assicurati.

In ultimo, ma non meno importante, cercate di osservare e comprendere le modalità con cui è stata promosso il broker.

Diffidate da modalita’ di approccio aggressive, insistenti e dalla poca chiarezza circa la regolamentazione del broker.

Come gia’ detto, imparate a fare le vostre ricerche prima di effettuare un deposito con qualsiasi dei broker presenti nel mercato.

Ricordate, inoltre, che pur essendo legali, ci sono moltissimi broker che lucrano dalle perdite dei propri clienti e hanno perdite nel caso in cui i clienti guadagnino.

Io mi tengo alla larga anche da questi ultimi!

Conviene fare trading con l’home banking della mia banca?

Sono sicuro che a questo punto vi sarete gia’ posti questa domanda.
Mi spiace deludere qualcuno, ma le banche con sede in Italia non sono certamente la scelta migliore per chiunque voglia fare trading, principiante o professionista.

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Questo per una pluralita’ di ragioni:

  • Sebbene vi sia spesso, ma non sempre, l’assenza di costi fissi, in realta’ le commissioni applicate alle operazioni di acquisto e/o di vendita sono piuttosto alte;
  • Le piattaforme fornite per il trading sono piuttosto rudimentali, poco intuitive e hanno spesso limitazioni sugli orari in cui e’ possibile negoziare gli strumenti finanziari;
  • Impossibilita’ di scegliere la leva finanziaria che piu’ si conforma alle nostre esigenze (infatti spesso viene data a tutti clienti la medesima leva).

Messa quindi da parte la banca, rimane sul piatto la questione della scelta del broker.

Per questo motivo iniziero’ subito con dei consigli pratici:

1) Definisci cosa stai cercando esattamente in un broker

 

Ti sei mai soffermato su questo?

Indipendentemente che tu lo abbia fatto o meno prima di adesso, per portare a termine questo compito in modo fruttuoso devi porti i seguenti interrogativi:

  • Quali e quante coppie di valute vorresti tradare?
  • Il broker le ha tutte o solo in parte?
  • Con che tipo di leva vorresti fare trading?
  • Preferisci uno spread variabile o vorresti optare per uno spread fisso?
  • Hai una piattaforma che preferiresti usare per fare trading?
  • Il broker che vorresti scegliere te la fornisce?
  • Preferiresti un broker ECN o un market maker? (per me e’ persino superfluo domandarselo, ma il mondo è bello perchè è vario…)
  • Quale somma vorresti investire?
  • Il broker ha dei conti, incluso quello minimo, che corrispondono alle tue esigenze?
  • Il broker ha anche altri strumenti finanziari sui quali vorresti fare trading?

2) Fai una ricerca approfondita

Utilizza Google e verifica che i broker che hai adocchiato abbiano quelle caratteristiche che stai cercando.

Inoltre, per quanto possa sembrare scontato e banale, leggi i loro termini e condizioni e se hai delle domande fagliele pure.

Verifica anche che su Google e/o sul proprio sito, il broker abbia un indirizzo fisico.

Stiamo parlando di broker regolamenti, pertanto qualora non vi fosse un un indirizzo fisico di riferimento, dovrebbe suonarvi un campanello d’allarme bello grande.

In ultimo, ma egualmente importante, l’aspetto del sito web del broker vi sembra curato?

3) Leggi le recensioni

 

Come?
Prima ci hai detto che non basta ed adesso ci inviti a leggerle?
Esattamente!

Se è vero che non basta, trattasi comunque di un passo che vi spetta fare.

So quanto leggere le recensioni possa creare confusione, dato che spesso se ne leggono parecchie di segno opposto.

Il consiglio che vi do è di focalizzarvi su quanto segue se volete trovare un broker

Da quanti anni opera l’intermediario con cui vorreste fare trading?

Se opera da più di qualche anno questa dovrebbe essere già una dimostrazione che si tratta di un’azienda solida, se non altro perchè, se così non fosse, non sarebbe ancora sul mercato.

Se ha la licenza da parte di un regolatore serio, sapete già che si tratta di un’azienda che si muove nel rispetto delle leggi.

Se vedete che un broker offre oltre al forex anche altri prodotti finanziari come le materie prime, gli indici azionari, le criptovalute, i CFD, allora sembra chiaro che stiamo parlando di un’azienda grande o comunque non di modeste dimensioni e con un portafoglio clienti non indifferente.

4) Contatta il broker

 

Manda una semplice email al broker con cui vorresti tradare.

Ogni società che si rispetti vi risponderà in 24 ore o meno.

Qualora dovesse metterci un tempo maggiore, sarebbe già un brutto segnale.

Al broker potreste chiedere se ammettono lo scalping, l’hedging e se è ammesso fare trading sulla notizie.

Questi sono solo esempi, ovviamente siete liberi di chiedere qualsiasi cosa.

Il senso è quello di testare la serietà con cui vi accingete a far trading e, allo stesso tempo, raccogliere informazioni utili.

Se non siete sicuri, evitate di aprire un conto di trading con una quantità esageratamente grande di danaro.

5) Se non siete sicuri, evitate di aprire un conto di trading con una quantità esageratamente grande di danaro

Quello che potreste fare è aprire qualche posizione ragionevolmente modesta e provare quindi a prelevare.

Questo vi darebbe l’opportunità di verificare l’esecuzione degli ordini da parte dell’intermediario e testare la celerità e l’efficienza della procedura di prelievo.

Dopo quanto avete ricevuto i fondi sul vostro conto bancario o sulla vostra carta?

Quali sono stati i costi del prelievo?

Quando avrete verificato questi elementi, sarà quindi venuto il momento di depositare la somma che avevate in mente e cominciare a fare trading in modo serio!

Perche’ scegliere broker ECN?

In questo approfondimento andremo a spiegare in modo inequivocabile perche’ conviene sceglierne uno che operi col sistema ECN.

Prima di fare trading ci sono molte decisioni da prendere: devi capire su quali asset operare, se comprare o vendere, se piazzare un ordine a mercato o un ordine pendente e infiene, ma non meno importante, capire se il tuo ordine vada o meno attraverso un sistema di tipo ECN, cioe’ un network di comunicazione elettronica.

Per fartene capire l’importanza, daremo risposta ad una serie di domande.

Cosa vuol dire ECN?

ECN e’ un sistema elettronico che si occupa di abbinare gli ordini di acquisto e di vendita presenti sul mercato.
Quando un acquirente inserisce un ordine per 10 azioni Tesla (ticker: AAPL) in un ECN, il sistema accoppia tale richiesta con un venditore (o più venditori) che in quel momento offrono azioni Tesla.

Se non ci sono venditori che soddisfano la richiesta dell’acquirente, l’ordine di acquisto viene lasciato aperto nel book degli ordini.

Gli ECN consentono ai trader di aggirare le terze parti e di fare trading direttamente tra loro.

Ciò differisce dal sistema tradizionale in cui i market maker negoziano direttamente con i clienti negoziando operazioni opposte, dato che gli ECN hanno i loro profitti dallo spread. Con un market maker compreresti 50 azioni direttamente da lui invece di acquistare 50 azioni di Tesla da qualcuno che vende 50 azioni di Tesla.

Poiché gli ECN abbinano automaticamente acquirenti e venditori, facilitano anche l’ingresso e l’uscita da posizioni nei mercati e non devi aspettare che il tuo broker faccia il lavoro di trovare una controparte per la tua operazione.

Per questo motivo gli ECN ti permettono di operare con le migliori condizioni di mercato.

Che cos'è un broker ECN?

Un ECN è un intermediario che utilizza il sistema ECN per eseguire operazioni con i clienti e permette, quindi, di abbinare gli ordini di acquisto e di vendita. 

Gli ECN trasmettono il flusso degli ordini direttamente al network ECN, aggirando i market maker tradizionali.

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In questo senso, un ECN è un tipo di intermediario che utilizza un sistema ECN per fornire accesso ad altri partecipanti al mercato. Poiché gli ECN aggregano le quotazioni da piu’ fonti, possono fornire ai clienti spread bid-ask migliori.

Spread bid-ask più piccoli, o la differenza tra quanto le persone sono disposte a vendere azioni Tesla e quanto altri sono disposte ad acquistarle, si traducono in costi di trading inferiori e migliore liquidità per gli investitori, rendendo questo un vantaggio fondamentale degli ECN.

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Quali sono vantaggi e svantaggi di un ECN?

Gli ECN hanno diversi potenziali vantaggi per i singoli trader.

In primo luogo, si hanno spread bid-ask inferiori e quindi costi di negoziazione inferiori. Gli ECN sono anche più veloci e più privati ​​delle transazioni effettuate da terze parti, evitando quindi potenziali conflitti di interesse.

Inoltre, i trader affrontano un mercato più trasparente quando hanno a che fare con gli ECN, rispetto al modello tradizionale incarnato dai market maker.

Dato che i market maker spesso prendono direttamente l’altra parte di una determinata operazione, operazioni grandi o ripetute da parte di un cliente possono indurre il market maker a rivalutare la propria posizione e potenzialmente aumentare lo spread come metodo di protezione del profitto.

Cos’e’ un Market Maker?

Nel mondo degli investimenti un broker puo’ scegliere di fare trading contro i propri clienti. Questo e’ quel che fanno i broker che hanno un “Dealing desk” e che vengono definiti “Market Maker”. Tale sistema e’ il c.d. “B booking” e consiste fondamentalmente nel tenere i tuoi trade “in house” senza che vengano in alcun modo inviati al mercato reale.

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Per esempio, se hai comprato 1 lotto di EUR/USD ad 1.18000, questo vuol dire che il tuo broker ha venduto 1 lotto di EUR/USD a 1.18000 e che se tu vinci il tuo broker perde e viceversa.

I broker senza dealing desk, ECN/STP, inviano invece tutti i loro ordini sul mercato reale o ai loro liquidity provider.

Essi percio’ usano un sistema che e’ definito “A booking”.

Perche’ molti Forex broker adottano il B booking?

Semplicemente perche’ un modello di business molto profittevole.

Le statistiche dicono che il 90% dei trader perdono il loro deposito entro 6 mesi.
Le statistiche stanno quindi dalla parte del broker in modo enormemente significativo.

Se poi compari il tutto con un broker ECN/STP che guadagna esclusivamente da spread e commissioni, capirai immediatamente come mai questo diventi il modello largamente piu’ adottato.

Nota bene : La percentuale di trader perdenti cala enormente in caso di depositi da 10.000 euro a salire ed e’ questo il motivo per cui alcuni broker ECN/STP hanno depositi minimi di 10.000 EUR/USD. I broker che noi portiamo alla vostra attenzione hanno depositi minimi molto bassi, ma questo nulla toglie alla preferibilita’ di fare trading con somme decenti.

Incrementare la redittivita’ del B book – il Modello Ibrido

Ebbene si, la redittivita’ del B booking puo’ essere persino incrementata.

Questi broker sono spesso in grado, attraverso software piuttosto complessi, di identificare i trader che hanno piu’ probabilita’ di fare profitti e consguentemente inviarno i loro ordini ai propri liquidity provider.

Per farlo filtrano i trader in base alla grandezza del loro deposito (come detto precedentemente la percentuale di trader vincenti aumenta in modo significativo in caso di depositi da 10.000 EUR/USD a salire), in base alla leva usata, al rischio assunto per ogni operazione (per esempio se rischiano piu’ del 10% del loro conto per una singola operazione), l’uso o il non uso di stop loss, ecc. ecc.

Perche’ scegliere broker No Esma?

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Avrai sicuramente saputo della c.d. ESMA (European Securities and Markets Authority ) che e’ entrata in vigore ormai da qualche anno.

Con le regole ESMA, il risultato e’ che il margine minimo per fare trading su Forex e CFD e’ enormemente aumentato per tutti i trader retail (cioe’ coloro che non possiedono i requisiti per essere considerati investitori professionali).

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ESMA ha introdotto le seguenti restrizioni sulla leva per i trader retail:

  • 30:1 leva su tutte le valute maggiori
  • 20:1 leva su tutti gli indici maggiori
  • 10:1 leva sulle commodity (escluso l’oro)
  • 5:1 leva sulle equity

Molte persone mi hanno chiesto come fare per continuare a fare trading come lo hanno fatto sino ad oggi.

Cosa fare quindi?

Queste le alternative:

  • Continuare a fare trading con le limitazioni ESMA e depositare molto piu’ denaro nel tuo conto di in modo da coprire l’aumento del margine richiesto. Tuttavia, in dipendenza del tuo stile di trading o della grandezza delle posizioni che di solito apri, questa potrebbe non essere la soluzione migliore.
  • Continuare col tuo broker e passare “professional”, qualora ovviamente tu abbia i requisiti per esserlo.
  • Smettere di tradare e darti all’ippica.
  • Scegliere un broker NO ESMA e operare con leva finanziaria fino a 500:1.

Cos’è un Broker NO ESMA?

I broker NO ESMA, o fuori esma che dir si voglia, non sono societa’ losche, non regolamentate e che non vi faranno mai piu’ rivedere quanto depositato. 

Quello di cui stiamo parlando e’ di broker con regolare licenza ottenuta in altre giurisdizioni.

Giusto per fare un paio di esempi, esistono Licenze di paesi EXTRA-EUROPEI, come ad esempio l’Australia e le Isole Cayman, che rappresentano due mercati tra i piu’ affidabili al mondo.

Non si tratta certamente di un caso che i migliori broker australiani spicchino a livello mondiale, esattamente come quelli delle Isole Cayman.

Sebbene le leggi siano diverse, entrambe le giurisdizioni sono in grado di garantire altissimi livelli di sicurezza, dato che hanno voluto diventare dei veri e propri HUB per questo tipo di business.

Per quanto riguarda le Cayman in particolare, non molti sono a conoscenza del fatto che la CIMA, Cayman Islands Monetary Authority, è un’autorità finanziaria di estrema importanza e spicco dato che copre il ruolo di Banca Centrale delle Isole Cayman.

CIMA-regolamentazione

L’ASIC, l’ente regolatore australiano, dal canto suo non ha bisogno di presentazioni.

ASIC-regolamentazione

Tra l’altro, vale la pena sottlineare come i broker possedano spesso siano licenze ESMA che licenze acquisite fuori dall’Europa, quindi licenze NO ESMA.

Tradeview, per dirne una, possiede sia licenza CIMA, quindi Cayman, che MFSA, cieo’ una licenza maltese; Fp Markets e’ in possesso sia di licenza ASIC che di licenza Cysec; Key to Markets ha sia una licenza FSC, cioe’ delle Isole Mauritius, che una licenza FCA, Financial Conduct Authority.

FCA-regolamentazione

Un broker NO ESMA è legale?

La questione principale è quindi riuscire a capire se il Broker NO ESMA , possa o meno gestire clientela in Europa. 

Per l’ESMA un intermediario extra europeo non può cercare e contattare clienti in Europa.

Il punto e’ che il broker fuori ESMA, essendo un broker fuori dall’Europa , non puo’ essere obbligato a seguire una legge che nel proprio paese non esiste, soprattutto quando la legge in questione non ha carattere penale.

Trattandosi, quindi, di broker fuori dall’Europa esso agisce in modo conforme alle leggi del proprio paese e, dunque, in modo legale quando decide di operare in Europa.

Una volta confermata legalita’ dei broker NO ESMA, mi chiedo se, chi si e’ posto questa domanda, abbia mai notato come parecchi broker ESMA abbiano tradito completamente lo spirito della direttiva che ha limitato la leva finanziaria per i trader retail.

Di cosa parlo?

Mi riferisco al fatto che numerosi intermediari finanziari richiedano ai propri clienti che vogliano diventare professionali, il semplice invio di un’autocertificazione che attesti la presenza di almeno due dei tre requisiti richiesti dalla direttiva ESMA.

Potrei sbagliarmi, ma nella migliore delle ipotesi ritengo che una simile pratica sollevi parecchi dubbi sulla serieta’ dei broker che agiscono in tale maniera.

Perche’ vedete, il punto alla fine e’ proprio questo: la serieta’ dell’intermediario che andrete a scegliere e di societa’ serie ne esistono sia tra i broker ESMA che tra i broker NO ESMA.

Un’altra questione e’ rimasta scoperta: la protezione dal saldo negativo.

Val la pena di dire che verra’ affrontata nella prossima parte dell’articolo inerente la leva finanziaria.

Cos’e’ l’effetto Leva Finanziaria?

L’effetto leva finanziaria, c.d. leverage, dà ai trader la possibilità di negoziare l’acquisto o la vendita di strumenti finanziari a fronte di una minore spesa e amplificando di fatto i risultati dei movimenti di mercato.
Sostanzialmente la leva conferisce un maggior potere di acquisto, permettendo quindi di beneficiare di un rendimento potenzialmente maggiore rispetto a quello derivante da un investimento diretto nel sottostante.

Di converso, la leva costituisce anche un rischio, soprattutto nel caso in cui fosse male utilizzata.

La domanda da porsi è: siamo sicuri che usare la leva sia più rischioso del fare trading senza leva?

A parere dello scrivente non solo fare trading con la leva non comporta rischi maggiori, ma anzi più alta è la leva, più basso è il rischio.

Capisco come parecchi possano rimanere scioccati da questa affermazione che ovviamente va argomentata.

Leva e gestione del rischio

Comunemente si crede che la leva sia altamente rischiosa perchè ritenuta sia in grado di incrementare il profitto o la perdita potenziale derivante da un’operazione.

Questo assunto deriva dalla teoria che se un trader ha a disposizione un capitale di 2000 euro non dovrebbe perdere più di 2000 euro e pertanto non dovrebbe tradare per un valore superiore a 2000 euro.

Con la leva invece quello stesso trader ha la possibilità di fare un’operazione del valore di 8000 euro.

Questo è esattamente il modo in cui un trader principiante intende la leva finanziaria e costituisce sicuramente la via più breve per perdere rapidamente il capitale.

Perche’ i professionisti del trading usano la leva?

I professionisti del trading amano la leva semplicemente perchè si tratta di una metodologia estremamente efficiente di gestione del proprio capitale, dato che conferisce la possibilità di aprire una o più posizioni con un minor dispendio di capitali.

La leva quindi non cambia in alcun modo la perdita o il profitto potenziale derivanti da un’operazione, dando invece la possibilità di usare un capitale ridotto.

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In questo modo potremo quindi fare trading anche se non disponiamo di ingenti capitali, oppure potremo lasciare il capitale non impegnato per altre operazioni, facendo nostro il sempre attuale paradigma della diversificazione come metodo di gestione del rischio.

Per fare un esempio concreto, diciamo che sono interessato a comprare 10 azioni di una società e che il prezzo di ogni azione sia pari a 1750 dollari.

Senza alcuna leva il costo delle dieci azioni è pari a 17.500 dollari.
Ovviamente si tratta di una somma rilevante ed è anche possibile che io non l’abbia a disposizione.

In questo caso dovrei rinunciare mio malgrado all’investimento…

Immaginando, invece, che io abbia tale somma a disposizione, questo vorrebbe dire allocare tutto il mio capitale su di un unico prodotto finanziario, mettendolo interamente a rischio.

Nel caso in cui, invece, avessi a disposizione una leva 10:1, potrei spendere solo 1.750 dollari per quelle dieci azioni, lasciando il resto a disposizione per altre esigenze di carattere diverso, oppure decidere di investire il resto, o parte di esso, su altri prodotti finanziari.

State cominciando a capire quindi?

Se avessi investito 17.500 dollari su quelle dieci azioni avrei messo a rischio l’intero capitale e tutto su di un’unica operazione!

La leva quindi è un eccellente metodo di gestione del capitale che permette altresì di fare trading pur non disponendo di grandi somme.

Ovviamente va detto che qualora avessi deciso di acquistare in leva 100 azioni della società in questione invece di 10, avrei fatto un uso improprio della leva.

Avrei infatti impegnato tutto il mio capitale in un’unica operazione rischiando di perderlo interamente anche con normali movimenti di mercato.

Vale comunque la pena sottolineare che non è obbligatorio operare con leva alta e che anche i broker NO ESMA danno la possibilità di scegliere quella a noi più congeniale.

Rischio di perdere più di quello che ho depositato?

Va registrato che sul tema spesso si leggono un sacco di sciocchezze, dato che la risposta è ovviamente NO.

Quindi, anche operando in leva non è possibile perdere più di quanto si sia depositato sul conto di trading.

Avete mai sentito parlare di margin call e stop out?

In estrema sintesi entrambi sono strumenti attraverso i quali il broker impedisce al cliente di andare in rosso.

Questa eventualità rappresenterebbe un danno tanto per il trader quanto per il broker, che è quindi direttamente interessato ad evitare che accada.

Nello specifico il margin call è un alert, visualizzabile sulla piattaforma di trading, che informa il trader come il livello di margine stia scendendo pericolosamente avvicinandosi allo stop out.

Rappresenta quindi una sorta di invito da parte del broker a chiudere le posizioni in perdita.

Lo stop out rappresenta invece il momento in cui le posizioni aperte vengono progressivamente e coattivamente chiuse per insufficienza del margine.
Pertanto, anche operando in leva non c’e’ il rischio concreto perdere di più di quello che si è depositato.

Risulta quindi evidente come sulla leva si leggano ancora troppe inesattezze.
State certi che i trader professionisti sceglieranno ogni singola volta la leva più alta disponibile e non prenderanno nemmeno in considerazione l’idea di far trading senza leva finanziaria.
Dire ai trader che cominciano adesso che bisognerebbe fare trading senza leva, significa dirgli di fare trading in modo amatoriale e quindi diverso da coloro i quali guadagnano in modo quasi costante dal trading: i professionisti.

Per concludere, se state un cercando un broker NO ESMA affidabile che operi col sistema ECN, ecco la lista di quelli sicuri e affidabili che abbiamo selezionato per voi.

Ovviamente si tratta di broker forex e cfd, ma troverete anche azioni, indici, opzioni (non opzioni binarie, dato che il trading sulle opzioni binarie e’ una vera e propria truffa).

Lista Migliori Broker con Leva Alta, ECN e No Esma

Tradeview Markets
Regolamentazione: CIMA, MFSA
Tipo: ECN/DMA
Opera dal: 2004
Sede Principale: Cayman Islands
Lotto Minimo: 0,01
Leva Massima: 400:1
Deposito Minimo: 100 USD / EUR
Piattaforme: MT4, MT5, cTrader, Currenex, Sterling Trader
Cashback: disponibile per clienti T.O.P. (v. recensione)
Blueberry Markets
Regolamentazione: ASIC, SCB
Tipo: ECN
Opera dal: 2016
Sede Principale: Australia
Lotto Minimo: 0,01
Leva Massima: 500:1
Deposito Minimo: 100 EUR
Piattaforme: MT4, MT5
Cashback: disponibile per clienti T.O.P. (v. recensione)
Key to Markets
Regolamentazione: FCA, FSC
Tipo: ECN
Opera dal: 2011
Lotto Minimo: 0,01
Leva Massima: 500:1
Deposito Minimo: 100 EUR
Piattaforme: MT4
Cashback: disponibile per clienti T.O.P. (v. recensione)
FP Markets
Regolamentazione: ASIC, CySEC, SVGFSA
Tipo: ECN / STP
Opera dal: 2005
Lotto Minimo: 0,01
Leva Massima: 500:1
Deposito Minimo: 100 USD / EUR
Piattaforme: MT4, MT5, IRESS
Cashback: non disponibile al momento

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