Oggi vogliamo parlarti di un argomento tanto affascinante quanto utile: gli stili e le strategie di trading che possono essere utilizzate all’interno dei mercati.
Esistono differenti tipologie di stili e di strategie nel trading e, come sappiamo, sono una parte essenziale nel lavoro di un trader, professionista o neofita che sia..
Proprio per questo motivo oggi tratteremo tutti gli stili e le strategie di trading esistenti (o per lo meno, le più diffuse), cercando di spiegarti cosa sono, come funzionano e i rispettivi vantaggi.
Una strategia di trading è un piano che utilizza l’analisi per identificare condizioni di mercato e livelli di prezzo specifici.
Sebbene l’analisi fondamentale possa essere utilizzata per prevedere i movimenti dei prezzi, la maggior parte delle strategie si concentra su indicatori tecnici specifici.
Sebbene ci sia molta confusione tra “stile” e “strategia”, ci sono alcune importanti differenze che ogni trader dovrebbe conoscere.
Mentre uno stile di trading è un piano generale per la frequenza con cui farai trading e per quanto tempo manterrai le posizioni aperte, una strategia è una metodologia molto specifica per definire a quali punti di prezzo entrerai e uscirai dalle negoziazioni.
Come faccio a scegliere lo stile adatto per il trading?
Non possiamo darti noi la soluzione, perché si tratta di una risposta che devi trovare tu provando e riprovando strategie e stili.
Quello che possiamo darti è la conoscenza, elencando e mostrandoti delle metodologie che potresti applicare, o almeno testare, durante la tua esperienza nel mondo della speculazione finanziaria.
Soltanto testando con mano tua potrai capire finalmente qual è il metodo che potresti utilizzare per portare a casa un profitto.
Proprio per questo, di seguito, troverai numerosi stili e metodologie di trading che potrebbero rivelarsi adatte alla tua persona e darti l’occasione di realizzarti nel mondo del trading.
Lo scalping è uno stile di trading specializzato nel trarre profitto da piccole variazioni di prezzo e ottenere un rapido profitto dalla rivendita.
Nel day trading, lo scalping è un termine per una strategia che dà la priorità alla realizzazione di piccoli profitti attraverso un numero elevato di operazioni di durata molto rapida.
Lo stile in questione richiede che un trader abbia una strategia di uscita rigorosa perché una grande perdita potrebbe eliminare i molti piccoli guadagni per cui ha lavorato duramente nel corso dei vari minuti.
Pertanto, affinché questa strategia abbia successo, è necessario disporre degli strumenti giusti, come la giusta preparazione, un broker ad accesso diretto al mercato e la resistenza psicologica per effettuare molte operazioni in poco tempo.
I trader che adottano questo stile si affidano all’analisi tecnica piuttosto che all’analisi fondamentale.
I trader utilizzano grafici, indicatori, oscillatori, trendline, supporti e resistenze per creare punti di ingresso e di uscita.
Attraverso l’utilizzazione di questi strumenti tecnici, gli scalper, quindi, cercano di prevedere come si sposterà un prezzo nei prossimi secondi o minuti.
Al contrario, l’analisi fondamentale si presta maggiormente ad un’orizzonte temporale di medio-lungo periodo e pertanto non si addice allo scalping o comunque al day trading.
Ovviamentte, questo non impedisce agli scalper di fare trading su notizie o eventi dato che questi di solito possono provocare enormi movimenti al rialzo e al ribasso.
In ogni caso, si tratta comunque di cavalcare le reazioni che i mercati hanno all’uscita di certi dati fondamentali.
In ogni caso, la maggior parte degli scalpier si concentrano su indicatori e grafici tecnici.
Il day trading significa letteralmente acquistare e/o vendere strumenti finanziari di qualsiasi genere, aprendo e chiudendo le proprie posizioni all’interno della stessa giornata.
Non ha nulla a che fare con l’investimento nel senso tradizionale, ma si tratta di una tecnica che sfrutta gli inevitabili movimenti di prezzo al rialzo e al ribasso che si verificano durante una sessione di trading.
Molti di coloro che fanno Day Trading sono esperti e pertanto usano nelle loro operazioni la leva finanziari per aumentare l’entità dei loro profitti potenziali.
I day trader sono in sintonia con gli eventi che causano movimenti di mercato a breve termine.
Gli annunci programmati come la pubblicazione di statistiche economiche, utili aziendali o annunci sui tassi di interesse sono soggetti alle aspettative del mercato e alla psicologia del mercato.
Pertanto i mercati reagiscono quando tali aspettative vengono attese, disattese o persino superate, di solito con movimenti improvvisi e significativi che possono avvantaggiare notevolmente i day trader.
All’interno della categoria rientrano anche gli scalper, ma non solo.
Un day trader di successo comprende la disciplina dell’analisi tecnica e sta molto attento agli eventi del calendario economico che possono rappresentare una grande opportunita’ di profitto o un rischio che li porta a chiudere le operazioni prima dell’evento.
Il day trader deve avere un piano in testa prima di aprire un singolo trade, deve sapere quali strumenti negoziare e quali fasce di prezzo sono accettabili per l’acquisto e la vendita.
Un day trader di successo non lascia spazio agli acquisti d’impulso.
Lo swing trading è uno stile che tenta di realizzare guadagni a breve e medio termine in un periodo che varia da pochi giorni a diverse settimane.
Gli swing trader utilizzano principalmente l’analisi tecnica per cercare opportunità di profitto.
In genere, chi attua questo stile mantiene una posizione short o long per più di una sessione di trading, ma di solito non più di diverse settimane o un paio di mesi.
Gli swing possono verificarsi anche durante una sessione di trading, sebbene questo sia un risultato raro causato da condizioni estremamente volatili.
L’obiettivo dello swing trading è catturare una parte di un potenziale movimento di prezzo cercando di identificare il possibile movimento di prezzo di un asset, entrare in una posizione e quindi ottenere una parte del profitto.
La distinzione tra swing trading e day trading è, di solito, il tempo per cui si tiene aperte le posizioni.
Lo swing trading, spesso, prevede che una posizione si tenga aperta per periodi maggiori di tempo, mentre i day trader chiudono le posizioni prima della chiusura del mercato.
Per riassumere, le posizioni di day trading sono limitate a un solo giorno mentre lo swing trading prevede la detenzione delle posizioni per diversi giorni o settimane.
Analizzando il grafico di un asset, gli swing trader determinano dove entreranno, dove posizioneranno uno stop loss e quindi anticipano dove possono uscire con un profitto.
Se stanno rischiando $ 1 per azione su una configurazione che potrebbe ragionevolmente produrre un guadagno di $ 3, questo è un rapporto rischio/rendimento favorevole.
D’altra parte, rischiare $ 1 solo per guadagnare $ 0,75 non è così favorevole.
Gli swing trader utilizzano principalmente l’analisi tecnica, a causa della natura a breve termine delle operazioni.
Gli swing trader utilizzeranno strumenti come medie mobili sovrapposte a grafici a candele giornalieri o settimanali, indicatori di momentum (più avanti nella lettura vedremo cosa significa questo termine), strumenti per fasce di prezzo e misure del sentiment del mercato.
Gli swing trader sono anche alla ricerca di modelli tecnici come head-and-shoulders e cup-and-handle.
Il position trading è praticamente l’opposto del day trading e chi attua questo stile speculativo fa un investimento a lungo termine.
Un position trader è quindi meno interessato alle fluttuazioni di prezzo a breve termine e alle notizie del giorno a meno che non alterino la visione a lungo termine della sua posizione.
I trader di posizione attivamente non sono soliti aprire e chiudere un’enorme numero di posizioni in poco tempo e possono utilizzare l’analisi tecnica, l’analisi fondamentale o una combinazione di entrambe per prendere le proprie decisioni di buy o sell.
Si basano inoltre su fattori macroeconomici, tendenze generali del mercato e modelli storici dei prezzi per selezionare gli investimenti che ritengono stiano per aumentare.
Il rischio principale di questa metodologia è che piccole fluttuazioni che un trader sceglie di ignorare possano trasformarsi inaspettatamente in inversioni di tendenza, mentre un altro inconveniente è che vincola denaro per un periodo di tempo prolungato, causando probabilmente la perdita di altre opportunità.
Come già accennato, le posizioni possono essere mantenute in media per mesi o addirittura anni.
I trader di posizione sono meno interessati alle fluttuazioni a breve termine, a meno che non possano avere un impatto sulle prospettive a lungo termine della loro posizione, e sono per definizione trend follower.
I trader di posizione di solito utilizzano una combinazione di analisi tecnica e analisi fondamentale quando prendono decisioni, ma tengono anche in considerazione altri fattori come le tendenze del mercato e i modelli storici.
I bravi trader in questo ambito sono quelli che possono identificare con successo i giusti punti di entrata e di uscita e sapere quando piazzare un ordine stop-loss.
Il position è la strategia di trading più simile all’investimento tradizionale.
Uno stile di trading è un insieme di preferenze che determinano la frequenza con cui effettuerai un’operazione e per quanto tempo le manterrai aperte.
Quest’ultimo si baserà sulla dimensione del tuo investimento, su quanto tempo puoi dedicare al trading, sulla tua personalità e sulla tua tolleranza al rischio.
Una strategia di trading, dal canto suo, utilizzerà l’analisi per identificare condizioni di mercato e livelli di prezzo specifici.
Sebbene l’analisi fondamentale possa essere utilizzata per prevedere i movimenti dei prezzi, la maggior parte delle strategie si concentra su indicatori tecnici specifici.
Per ricapitolare: uno stile è un piano generale per la frequenza con cui farai trading e per quanto tempo manterrai le posizioni aperte, mentre una strategia è una metodologia molto specifica per definire a quali punti di prezzo entrerai e uscirai dalle negoziazioni.
L’Hedging (letteralmente “Copertura” in inglese) è una strategia avanzata di gestione del rischio che prevedono insieme l’acquisto e la vendita di uno stesso strumento per contribuire potenzialmente a ridurre il rischio di perdita del trading.
Un altro tipo di hedging è quello che prevede, per esempio, l’acquisto di un’azione e la vendita di un’opzione, o l’acquisto e la vendita di certi strumenti detenendo contemporaneamente queste posizioni.
Per spiegare meglio, se compro un’azione Apple, potrei decidere di vendere un’opzione Apple come metodo di copertura nel caso in cui il valore delle azioni scendesse.
Chiaramente, detenere entrambe le posizioni porta ad una potenziale realizzazione di minori guadagni ma diminuisce contemporaneamente il rischio di perdite.
Nell’esempio fatto, l’opzione che vendo funziona alla stessa stregua di un’assicurazione mitigando le potenziali perdite per un’operazione esistente nel caso in cui si muova nella direzione opposta rispetto a quella desiderata
L’Hedging non è una strategia di trading comunemente utilizzata tra i singoli investitori e, nei casi in cui viene adoperata, viene generalmente implementata a un certo punto dopo l’investimento iniziale.
Gli investitori retail, specialmentente i novellini, tendono comunque a non usare questo tipo di strategia per alcune ragionI:
Insomma, una scelta non per tutti i palati che può essere rischiosa, ma miracolosa nelle mani di chi sappia usarlo nel modo corretto.
Il trend trading è uno stile di trading che tenta di realizzare guadagni attraverso l’analisi dello slancio di un asset in una particolare direzione.
Quando il prezzo si sta muovendo in una direzione complessiva, ad esempio al rialzo o al ribasso, si parla di trend.
I trader di tendenza entrano in una posizione long quando un titolo tende al rialzo.
Allo stesso modo, i trend trader possono scegliere di entrare in una posizione short quando un asset ha una tendenza al ribasso.
Le strategie in questione presuppongono che uno strumento continuerà a muoversi nella stessa direzione del trend attuale.
Tali strategie spesso contengono un take-profit o uno stop-loss al fine di realizzare un profitto o evitare grandi perdite se si verifica un’inversione di tendenza.
Il trend trading è utilizzato da trader a breve, medio e lungo termine.
Un carry trade è una strategia di trading che prevede l’assunzione di prestiti a un tasso di interesse basso e l’investimento in un asset che offre un tasso di rendimento più elevato.
La strategia in questione si basa in genere sull’assunzione di prestiti in una valuta a basso tasso di interesse e sulla conversione dell’importo preso in prestito in un’altra valuta (consigliamo di lasciare questo metodo ai trader esperti).
In questo caso il profitto ottenuto è pari alla differenza tra rendimento dell’investimento e costo del finanziamento ed è solitamente rivolto a strumenti a basso rischio, come ad esempio i titoli di Stato.
Prendiamo come esempio un’operazione sul Forex: il Carry Trade si verifica quando un trader prende in prestito una valuta e la utilizza per comprare un’altra valuta.
Qui il trader pagherà un tasso di interesse basso sulla valuta venduta/presa in prestito, ma ottiene un tasso di interesse superiore sulla valuta acquistata.
In questo modo, inoltre, sarà possibile utilizzare la leva finanziaria per fare trading su asset che altrimenti non ti potresti permettere, consentendo così di generare grandi profitti a fronte di un esborso relativamente modesto grazie alla leva.
Un range trading si verifica quando un asset viene scambiato tra prezzi alti e bassi costanti per un periodo di tempo.
La parte superiore della gamma di negoziazione di un titolo spesso fornisce resistenza al prezzo, mentre la parte inferiore della gamma di negoziazione in genere offre supporto.
Ad esempio, se un’azione viene scambiata a 35$ e ritieni che salirà a 40$, un range trader negozierà in un intervallo compreso tra 35 e 40 dollari nelle prossime settimane, facendo profitto sull’oscillazione del prezzo e ripetendo questo processo finché il titolo non sarà più scambiato in questo intervallo.
Un rischio significativo del trading range è che richiede un market timing preciso, che in questo caso significa sapere quando e per quanto tempo un’azione o un altro investimento potrebbe essere scambiato tra 2 prezzi stabiliti.
Il range trading può comportare perdite se il prezzo delle azioni non si muove nella direzione che prevedi nel tuo orizzonte temporale.
Per “Reversal Pattern” si intende la formazione di candele che indicano la fine del trend esistente (trend rialzista o ribassista).
Quando tale formazione appare in una tendenza al ribasso, indica un’inversione rialzista o la fine della follia di vendita e l’inizio di un periodo di acquisto.
Al contrario, quando si forma un modello di inversione di tendenza in un trend rialzista, questo avverte i trader di una possibile fine di una corsa rialzista e dell’inizio di una crisi.
I modelli a candele sono modelli visivi, che aiutano i trader a visualizzare quando il sentimento del mercato sta cambiando, motivo per cui molti trader preferiscono i grafici a candele rispetto ad altri strumenti di trading.
Tuttavia, qualsiasi indicazione di inversione di tendenza deve essere conforme ad altri popolari strumenti di trading tecnico.
Il breakout trading viene utilizzato dagli investitori attivi per prendere posizione nelle prime fasi di una tendenza.
In generale, questa strategia può essere il punto di partenza per importanti movimenti di prezzo e, se gestita correttamente, può offrire un rischio di perdita abbastanza limitato.
Il breakout si realizza, allorquando, ad esempio il prezzo di un’azione si sposta al di sotto di un livello di supporto o al di sopra di una resistenza.
Un breakout trader entra in una posizione long dopo che il prezzo dell’azione ha superato la resistenza o entra in una posizione shot dopo che l’azione ha ceduto al di sotto del supporto.
Il Momentum quando si parla di trading è il tasso di accelerazione del prezzo di un titolo, ovvero la velocità con cui il prezzo cambia.
Il momentum trading è a sua volta una strategia che cerca di capitalizzare lo slancio per entrare in una tendenza mentre sta prendendo piede; stiamo parlando quindi della pratica di acquistare e vendere in base alla recente forza dell’andamento dei prezzi di mercato.
Si basa sull’idea che se c’è abbastanza forza dietro un movimento di prezzo, continuerà a muoversi nella stessa direzione.
Quando un asset raggiunge un prezzo più alto, di solito attira più attenzione da parte di trader e investitori, il che spinge il prezzo di mercato ancora più in alto.
Ciò continua fino a quando un gran numero di venditori non entra nel mercato, ad esempio quando un evento imprevisto induce loro a riconsiderare il prezzo dell’attività.
Una volta che un numero sufficiente di venditori è sul mercato, lo slancio cambia direzione e costringerà il prezzo di un asset a scendere.
I momentum trader cercheranno di identificare quanto è forte la tendenza in una determinata direzione, quindi aprire una posizione per sfruttare la variazione di prezzo prevista e chiudere la posizione quando la tendenza inizia a perdere forza.
Un trader non tenta necessariamente di trovare la parte superiore e inferiore di una tendenza, ma si concentra invece sul corpo principale del movimento di prezzo.
I momentum trader mirano, quindi, a sfruttare il sentimento del mercato e la pastorizia, cioe’ la tendenza dei trader a seguire la maggioranza.
Le strategie di gap trading aiutano i trader a capitalizzare i gap nei grafici causati dalle fluttuazioni dei prezzi tra le sessioni.
Un gap si riferisce all’area su un grafico in cui non ha avuto luogo alcuna attività di trading.
Quest’ultimo apparirà quando il prezzo di un asset si muove bruscamente verso l’alto o verso il basso senza nulla in mezzo, il che significa che il mercato ha aperto a un prezzo diverso rispetto alla sua chiusura precedente.
In termini semplici, i trader identificano i divari tra i prezzi di apertura e chiusura su un grafico di trading in cui si è verificata un’azione volatile e possono utilizzarli per ideare una strategia di trading appropriata.
Dovranno quindi calcolare i potenziali punti di entrata e di uscita per le loro operazioni.
I trader utilizzano spesso strategie basate sugli eventi quando c’è un gap di mercato, poiché possono prevedere ma non garantire cosa accadrà dopo.
L’arbitraggio è il processo di acquisto e vendita simultanei di determinati beni da diverse piattaforme, borse o posizioni per incassare la differenza di prezzo di strumenti correlati (solitamente piccola in termini percentuali).
Il guadagno dovrebbe essere abbastanza grande da coprire i costi coinvolti nell’esecuzione delle negoziazioni (cioè i costi di transazione) dato che, altrimenti, non avrebbe senso per il trader operare in questa maniera.
Di seguito troviamo numerose tipologie di arbitraggio.
L’arbitraggio puro si riferisce alla strategia di investimento in cui un investitore acquista e vende contemporaneamente un titolo in mercati diversi per sfruttare una differenza di prezzo.
Pertanto, i termini “arbitraggio” e “arbitraggio puro” sono spesso usati in modo intercambiabile.
Molti investimenti possono essere acquistati e venduti in diversi mercati.
Ad esempio, una grande società multinazionale può quotare le proprie azioni su più borse, come la Borsa di New York e la Borsa di Londra.
Ogni volta che un asset viene scambiato in più mercati, è possibile che i prezzi vadano temporaneamente fuori sincronia.
È quando esiste questa differenza di prezzo che diventa possibile l’arbitraggio.
L’arbitraggio puro è possibile anche nei casi in cui i tassi di cambio portano a discrepanze di prezzo, per quanto piccole.
Questa è una strategia in cui un investitore sfrutta le inefficienze all’interno del mercato.
Poiché la tecnologia è avanzata e il trading è diventato sempre più digitalizzato, è diventato più difficile trarre vantaggio da questi scenari, poiché gli errori di prezzo possono ora essere rapidamente identificati e risolti.
Ciò significa che il potenziale di puro arbitraggio è diventato un evento raro.
Arbitraggio da fusione – L’arbitraggio di fusione è un tipo di arbitraggio relativo a entità che si fondono, come due aziende quotate in borsa.
In generale, una fusione è composta da due parti: la società acquirente e il suo obiettivo.
Se la società target è un’entità quotata in borsa, la società acquirente deve acquistare la quota in circolazione della società.
Quando l’accordo diventa pubblico, i trader che cercano di trarre profitto dall’accordo acquistano le azioni della società target, avvicinandole al prezzo dell’accordo annunciato.
Il prezzo della società target raramente corrisponde al prezzo dell’affare, tuttavia, spesso viene scambiato con un leggero sconto.
Ciò è dovuto al rischio che l’accordo possa fallire diversi motivi, tra cui il cambiamento delle condizioni di mercato o il rifiuto dell’accordo da parte di organismi di regolamentazione.
Nella sua forma più elementare, l’arbitraggio di fusione prevede che un investitore acquisti azioni della società target al suo prezzo scontato, per poi trarne profitto una volta che l’accordo va a buon fine.
Tuttavia, esistono altre forme di arbitraggio di fusione.
Un investitore che crede che un accordo possa fallire, ad esempio, potrebbe scegliere di vendere allo scoperto le azioni della società target.
L’arbitraggio convertibile è una forma di arbitraggio relativa a obbligazioni convertibili, chiamate anche obbligazioni convertibili o debito convertibile.
Un’obbligazione convertibile è, in fondo, proprio come qualsiasi altra obbligazione: è una forma di debito aziendale che produce pagamenti di interessi all’obbligazionista.
La principale differenza tra un’obbligazione convertibile e un’obbligazione tradizionale è che, con un’obbligazione convertibile, l’obbligazionista ha la possibilità di convertirla in azioni della società sottostante in una data successiva, spesso a un tasso scontato.
Le aziende emettono obbligazioni convertibili perché ciò consente loro di offrire pagamenti di interessi inferiori.
Gli investitori che si impegnano nell’arbitraggio convertibile cercano di trarre vantaggio dalla differenza tra il prezzo di conversione dell’obbligazione e il prezzo corrente delle azioni della società sottostante.
Ciò si ottiene in genere assumendo posizioni simultanee, long e short, nella nota convertibile e nelle azioni sottostanti della società.
Adesso dovresti aver capito e prendere confidenza con gli stili e le strategie del trading.
Come avrai ben visto sono davvero tanti, ma possiamo garantirti che questo è soltanto l’inizio.
I prossimi passi per trarre profitto dai mercati sono testare queste strategie sulla tua piattaforma di trading preferita e, soprattutto e almeno all’inizio, utilizzando un conto demo con fondi virtuali, dove puoi scoprire quali di queste saranno utili per te.
Queste strategie di trading potrebbero essere la base per sviluppare il tuo stile e, una volta che hai trovato il tuo preferito, potrai iniziare a testarlo con prudenza su un conto reale.
Marco Compagno è un esperto trader indipendente con una solida esperienza nel settore finanziario. Ha lavorato come Credit Controller per CXG Business e Trading Specialist per Lead Capital Markets, acquisendo competenze preziose nel settore del trading. Marco ha anche una notevole esperienza come Trainer dei clienti per Safecap Investments, dove ha contribuito a formare i clienti sulle dinamiche del trading. Inoltre, è un avvocato qualificato, che aggiunge una prospettiva unica alla sua esperienza nel trading.